Perchè diffidare dell’AI (intelligenza artificiale) per scrivere contenuti web? Google intercetta i contenuti web creati con l’AI? li penalizza nei motori di ricerca? Abbiamo fatto queste domande all’intelligenza artificiale e in questo articolo vedremo e commenteremo quello che ci ha risposto.
I punti critici dell’Intelligenza Artificiale
“L’intelligenza artificiale (IA) è diventata uno strumento sempre più presente nella creazione di contenuti web, ma il suo utilizzo solleva diverse preoccupazioni. Ecco alcuni punti chiave da considerare:
Rischi e limitazioni dei contenuti generati dall’IA:
- Mancanza di originalità e creatività: L’IA può generare testi basati su modelli preesistenti, ma fatica a produrre contenuti veramente originali e creativi.
- Qualità e accuratezza: L’IA può commettere errori di fatto, generare informazioni imprecise o produrre testi poco coerenti.
- Mancanza di empatia e tono umano: I contenuti generati dall’IA possono risultare freddi e impersonali, privi di quel tocco umano che coinvolge il lettore.
- Rischio di plagio: L’IA può generare testi simili a contenuti esistenti, sollevando problemi di plagio e violazione del copyright.
- Dipendenza eccessiva: Un utilizzo eccessivo dell’IA può portare a una perdita di competenze nella creazione di contenuti da parte degli esseri umani.
La posizione di Google rispetto all’AI:
- Google non penalizza esplicitamente i contenuti generati dall’IA, ma si concentra sulla qualità e l’utilità dei contenuti per gli utenti.
- Google valuta i contenuti in base a criteri come l’esperienza, la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità (E-E-A-T).
- Google penalizza i contenuti di bassa qualità, generati automaticamente o creati con lo scopo di manipolare i risultati di ricerca.
- Google riconosce che l’AI può essere uno strumento utile per la creazione di contenuti, ma sottolinea l’importanza della supervisione umana.
Consigli per un utilizzo responsabile dell’IA:
- Utilizzare l’IA come strumento di supporto, non come sostituto della creatività umana.
- Verificare e correggere attentamente i contenuti generati dall’IA per garantirne l’accuratezza e la qualità.
- Aggiungere un tocco personale e originale ai contenuti generati dall’IA per renderli più coinvolgenti.
- Utilizzare l’IA per automatizzare compiti ripetitivi, come la generazione di bozze o la revisione di testi.
- Mantenere un equilibrio tra l’utilizzo dell’IA e la creazione di contenuti originali da parte degli esseri umani.
In sintesi, l’IA può essere un valido alleato nella creazione di contenuti web, ma è fondamentale utilizzarla in modo responsabile e consapevole dei suoi limiti. La qualità e l’originalità dei contenuti rimangono elementi chiave per il successo online.
Diffidare da prompt pronti per generare contenuti
Fornire prompt pronti ai follower per generare contenuti tramite IA può sembrare un modo semplice per produrre materiale. Tecnica ampiamente utilizzata specialmente da account con pochi followers, per aumentare, con contenuti gratuiti e di facile utilizzo per tutti, il numero dei followers velocemente. Ma ci sono diverse ragioni per cui è bene avvicinarsi a questa pratica con cautela:
1. Mancanza di autenticità e originalità con l’AI:
- I prompt predefiniti tendono a produrre contenuti standardizzati, privi di voce e stile unici. Questo può portare a un appiattimento dei contenuti online, rendendo difficile distinguersi.
- I follower potrebbero non sviluppare la capacità di creare contenuti originali, diventando dipendenti da prompt predefiniti.
2. Rischio di contenuti di bassa qualità con l’AI:
- Anche con prompt ben formulati, l’IA può generare contenuti imprecisi, incoerenti o privi di valore aggiunto.
- I follower potrebbero non avere le competenze per verificare e correggere i contenuti generati, diffondendo informazioni errate o fuorvianti.
3. Problemi di plagio e violazione del copyright con l’AI:
- L’IA può generare testi simili a contenuti esistenti, anche involontariamente.
- I follower potrebbero non essere consapevoli dei rischi di plagio e violare il copyright senza rendersene conto.
4. Impatto negativo sulla SEO dell’AI:
- Google penalizza i contenuti di bassa qualità, generati automaticamente o creati con lo scopo di manipolare i risultati di ricerca.
- I contenuti generati da prompt predefiniti potrebbero essere considerati di bassa qualità e penalizzati da Google.
5. Perdita di controllo e responsabilità:
- Chi fornisce i prompt potrebbe non essere in grado di controllare come i follower utilizzano i contenuti generati, sollevando problemi di responsabilità legale e reputazionale.
- I follower potrebbero non essere consapevoli delle implicazioni etiche e legali della diffusione di contenuti generati dall’IA.
6. Appiattimento della creatività e del pensiero critico:
- Fornire prompt pronti all’uso potrebbe inibire lo sviluppo della creatività e del pensiero critico dei follower.
- L’uso eccessivo di prompt potrebbe portare a una dipendenza dall’IA, limitando la capacità di generare idee originali.
In sintesi, è fondamentale promuovere un utilizzo responsabile e consapevole dell’IA nella creazione di contenuti, incoraggiando l’originalità, la qualità e il pensiero critico.”
Sino a questo punto abbiamo riportato esattamente quello che l’AI dice di stessa e non ne siamo sopresi. Il funzionamento dell’Intelligenza Artificiale, infatti, è basato su principi di apprendimento automatico e reti neurali. Cosa vuole dire?
· L’IA viene “addestrata” utilizzando enormi quantità di dati testuali, come libri, articoli, pagine web e altro ancora. Le reti neurali sono algoritmi che imitano il modo in cui il cervello umano elabora le informazioni.
· Questi dati vengono elaborati e trasformati in un formato che l’IA può comprendere. Dei modelli di apprendimento automatico, come i trasformatori, per analizzare i dati e identificare schemi, relazioni e strutture linguistiche.
· Questi modelli imparano a prevedere la probabilità che una determinata parola o frase segua un’altra. Preferendo la successione statistica più utilizzata, ma non per forza la più corretta.
· Quando viene fornito un prompt o un input, l’IA utilizza i modelli appresi per generare un testo che sia coerente e pertinente all’input. Ma L’IA genera contenuti basati su modelli statistici appresi dai dati, non sulla comprensione del significato. L’IA non “pensa” o “comprende” il significato del testo, ma genera parole e frasi in base alle probabilità apprese dai dati.
Per questo motivo, se in tante persone seguiranno lo stesso prompt, i contenuti potrebbero essere molto simili o addirittura identici in alcune parti, generando una penalizzazione nei motori di ricerca e una minore visibilità a lungo termine. L’AI è uno strumento molto utile se saputo utilizzare con consapevolezza e moderazione, ma che può fare dei danni a lungo termine sulla visibilità del nostro profilo social o del nostro sito web, se non saputo maneggiare correttamente. Ti consigliamo sempre di affidarti a professionisti per la gestione dei tuoi contenuti web e specialmente per la creazione di contenuti attraverso l’AI. Se hai bisogno di questa figura professionale per la tua attività, ti metterò in contatto con i professionisti del mio team, specializzati in SEO e Intelligenza Artificiale. Contattami per maggiori informazioni.